Ascoltarsi, vivere nel proprio tempo
“Pensiamo di ascoltare, ma solo raramente ascoltiamo con una reale comprensione, con un’empatia vera. Eppure, questo tipo molto speciale di ascolto rappresenta una delle forze più potenti, ai fini del cambiamento, che io conosca.”
Carl Rogers, psicologo e filosofo americano del 900, considerato uno dei padri fondatori del counseling, nel “La terapia centrata sul cliente” 1951 sostiene che il miglior modo per aiutare una persona non è offrigli la soluzione al suo problema ma aiutarla a comprendere la sua difficoltà e sostenerla nella ricerca della sua soluzione creativa, assumendosi le responsabilità della sua scelta.
Durante un colloquio di counseling avrai la possibilità di sperimentare cosa vuol dire essere ascoltato e sostenuto dall’altro ma soprattutto avrai l’occasione di accogliere quelle parti di te a cui non sei solito prestare attenzione. Non per superficialità o mancanza di cura ma perché spesso non siamo abituati a prenderci il tempo di individuare e dare ascolto ai nostri bisogni più intimi.
L’ascolto nella professione di counselor è uno degli elementi fondamentali, così come lo sono il silenzio, l’empatia, l’assenza di giudizio.
Cosa succede dentro di te se ti fermi, smetti di leggere e stai in silenzio, solo tu e il tuo respiro?
Stando in silenzio possiamo capire e vivere il nostro mondo interiore, comprendere come stiamo vivendo una situazione, accogliere pienamente noi stessi e il nostro interlocutore.
Che tu stia scegliendo quale lavoro fare o che tu stia vivendo una situazione di cambiamento a livello personale, ascoltarti ed accoglierti nei tuoi bisogni e nelle tue potenzialità sono la base per una vita con un maggiore benessere.